Programma Accademico Simerics
Il programma accademico lanciato dalla Simerics ha lo scopo di utilizzare gli strumenti di simulazione 3D attualmente disponibili per l’idraulica e la pneumatica nelle classi universitarie con studenti, laureandi e laureati.
La simulazione ingegneristica in questi ambiti è un campo in rapido sviluppo e richiede sempre più esperti in grado di conoscere ed utilizzare gli strumenti a disposizione.
Come leader tecnologico della simulazione CFD 3D (Computational Fluid Dynamics), la Simerics è impegnata nel supportare l’insegnamento di questa disciplina nelle Università.
Per questo, la Simerics con uno specifico pacchetto mette a disposizione delle Università il proprio strumento di simulazione e il proprio materiale didattico. Questo approccio aiuta gli insegnanti di oleodinamica e pneumatica a far conoscere agli studenti strumenti di simulazione 3D che sono largamente utilizzati come ausilio nelle fasi di progettazione e sviluppo del prodotto in ambito industriale.
Caratteristiche del pacchetto:
Licenze gratuite di Simerics MP+, che includono i template per pompe, compressori e valvole.
Materiale didattico dedicato: manuale con istruzioni step by step ed esercitazioni da assegnare, create e studiate dal nostro Team dedicato e in collaborazione con il formatore
Infrastruttura flessibile per le licenze: licenze floating o di rete per installazioni semplici e utilizzo rapido anche in classi numerose
Supporto ingegneristico svolto da esperti del settore, e sito di supporto dedicato.
Testimonianza di collaborazione Accademica
Il Prof. Farid Breidi dell’università di Purdue ha partecipato al programma accademico di Simerics nelle classi del secondo anno MET 23000 per l’oleodinamica, offerte dalla scuola di Ingegneria. Secondo il Prof. Breidi: “In 2 ore di esercitazione più di 90 studenti sono stati in grado di creare un modello 3D di una pompa gerotor per alcune simulazioni fluidodinamiche e hanno potuto girare più condizioni di pressione e velocità. Il laboratorio così strutturato ha permesso di spiegare agli studenti la fisica che sottostà alle macchine idrauliche e di far loro sperimentare gli effetti che fenomeni quali la cavitazione e le perdite nei trafilamenti hanno sulle prestazioni delle macchine stesse”.
Ad esempio, i risultati in fig.B sono stati ottenuti da studenti del MET 23000 del secondo anno dell’università di Purdue
